Centro specializzato in elettrocoagulazione a Budrio
Cos'è e come funziona
Presso Studio Estetik’a di Budrio effettuiamo sedute di elettrocoagulazione, una tecnica precisa e definitiva di epilazione che utilizza microcorrenti ad alta frequenza.
È un metodo che lavora
pelo per pelo: un ago sottilissimo entra nel
follicolo pilifero e veicola un
piccolo impulso, percepito come calore, che disattiva la
papilla germinativa da cui nasce il pelo.
Elettrocoagulazione (epilazione ad ago): i vantaggi
Il trattamento di
elettrocoagulazione, conosciuto anche come
epilazione ad ago, è indicato per tutte le zone del viso e del corpo.
Lavora
pelo per pelo e può essere utilizzato su
qualunque tipo di pelo e su
qualunque tipo di pelle, in qualsiasi stagione.
Non si “buca” la pelle: l’ago sfrutta il
canale naturale del pelo, permettendo un intervento mirato e preciso.
È efficace anche su
peli chiari o molto fini e su
carnagioni scure, dove altri metodi risultano inefficaci.
È un lavoro di
precisione che richiede tempo e metodo, ma resta l’unico sistema in grado di
eliminare ogni tipo di pelo, anche in zone che gli altri metodi non possono trattare — ad esempio su tatuaggi, arcate sopraccigliari o nel
trago (il piccolo rilievo cartilagineo davanti all’orecchio)…e funziona da oltre
150 anni.
Il ciclo di vita del pelo e quando si agisce
Ogni pelo attraversa un
ciclo vitale composto da tre fasi:
anagen, catagen e telogen.
Questo processo, chiamato
ciclo pilifero, varia da zona a zona e i follicoli non sono mai sincronizzati tra loro.
- Fase Anagen (crescita): il pelo è vivo, collegato alla papilla dermica e in piena attività. È l’unico momento in cui può essere eliminato definitivamente con laser o elettrocoagulazione.
- Fase Catagen (regressione): il bulbo si stacca dalla papilla e il pelo smette di crescere. In questa fase non è possibile intervenire in modo efficace.
- Fase Telogen (riposo e caduta): il pelo è morto e presto cadrà, mentre sotto si prepara la nascita di un nuovo follicolo.
Solo durante la fase anagen i trattamenti di epilazione definitiva risultano realmente efficaci.

Peli facciali: non sono tutti uguali
I peli del viso si comportano in modo diverso negli uomini e nelle donne: variano per struttura, durata del ciclo e risposta agli ormoni.
- Negli uomini, i peli del viso sono androgeno-dipendenti, stimolati dal testosterone. Durante la pubertà, i follicoli producono peli più spessi e pigmentati, con una fase anagen lunga che può durare anche mesi: è ciò che consente alla barba di crescere costantemente.
- Nelle donne, invece, i follicoli androgeno-sensibili sono pochi e per lo più inattivi. I peli del viso femminile sono spesso vellus, cioè sottili e chiari, con una fase anagen molto breve (2–4 settimane). In alcune fasi della vita, come menopausa o squilibri ormonali, questi follicoli possono riattivarsi, dando origine a peli nuovi o più evidenti.
Anche fattori genetici o farmaci ormonali possono influire sulla crescita e sulla sensibilità dei follicoli, spiegando perché in molti casi non si riscontrano anomalie negli esami, pur osservando cambiamenti visibili sul viso.
Le domande più frequenti
Laser, luce pulsata ed elettrocoagulazione fanno la stessa cosa?
Ni: tutti e tre lavorano sul pelo e, per tutti, servono metodo e costanza.
Che sia laser, luce pulsata o elettrocoagulazione, si è efficaci solo nella fase anagen, il momento in cui il pelo è attaccato alla papilla germinativa — i miracoli non si fanno.
La differenza sta nel modo in cui “trovano” il pelo.
Il laser e la luce pulsata hanno bisogno di un bersaglio: riconoscono il colore scuro.
Cercano la melanina del fusto e la usano come guida per trasmettere calore al bulbo.
L’elettrocoagulazione, invece, non ha bisogno di colore: il pelo viene individuato visivamente e trattato singolarmente con un ago sottilissimo che conduce una microcorrente fino alla sua matrice .
Per questo motivo funziona anche su peli bianchi, rossi, biondi o molto chiari — e sì, richiede una buona vista (o ottime lenti di ingrandimento!).
Fa male?
Sì. È inutile girarci intorno: il pelo non se ne va senza combattere!
Pensiamo solo a quando ci togliamo un sopracciglio o a quando strappiamo un cerotto contropelo.
Il pelo è inserito in un canale, la sua matrice è collegata a un capillare sanguigno per ricevere nutrimento e lì vicino ci sono anche dei recettori nervosi. Come potrebbe essere indolore?
Da qui si apre tutto il ventaglio della soggettività (e della motivazione):
ci sono persone che si sottopongono anche a sedute di ore e altre che dopo 15 minuti ne hanno abbastanza.
Per alcuni è solo un leggero fastidio, per altri qualcosa di faticosamente sopportabile.
La percezione del dolore varia da persona a persona, ma anche in base alla zona trattata — e, non da ultimo, alla motivazione.
Quante sedute servono
Partiamo dall’assunto che un pelo è un pelo, indipendentemente da dove si trovi — capelli inclusi.
Ogni singolo pelo ha un suo ciclo di vita e solo in una determinata fase si hanno buone probabilità di eliminarlo definitivamente.
Questo significa che, anche se una zona non viene “toccata” da mesi, i peli presenti non sono tutti quelli “attivi” né sono tutti trattabili con la stessa efficacia.
In molti casi, inoltre, si arriva all’elettrocoagulazione dopo anni di cerette, pinzette o altri metodi “a strappo”, quindi i peli visibili in quel momento sono solo una parte di quelli effettivamente esistenti.
Ogni pelo viene trattato singolarmente e il suo ciclo di crescita non è mai sincronizzato con gli altri: per questo servono più sedute nel tempo.
L’obiettivo è colpire ogni pelo nel momento giusto, finché l’area si stabilizza.
In sintesi, non è facile stimare con precisione i tempi necessari per ripulire completamente una zona.
I risultati si costruiscono con pazienza, non con promesse miracolose.
È davvero definitiva?
Sì, ma con qualche precisazione.
Quando il bulbo viene colpito correttamente, quel pelo non ricresce più.
Detto questo, nel corpo non esistono solo i peli già visibili: ce ne sono molti “a riposo”, detti peli dormienti (non è un termine scientifico, ma rende l’idea), che possono attivarsi in seguito a cambiamenti ormonali, farmaci o altre stimolazioni.
In quei casi non si tratta di “ricrescita”, ma di nuove attivazioni.
Per questo, dopo la fase iniziale di pulizia, possono servire dei ritocchi di mantenimento nel tempo.
Il risultato resta stabile, ma non è inciso nella pietra: il corpo cambia, e i peli a volte lo seguono.
In altre parole, a parte mucose, palmi di mani e piedi e poche altre zone, siamo molto più “pelosi” di quanto si pensi — la differenza con i nostri cugini primati è più sottile di quanto sembri.
L’importante è sapere che, una volta eliminato, ogni singolo pelo trattato correttamente non torna più.
Lascia cicatrici?
No, se eseguita correttamente non lascia cicatrici.
L’ago non “buca” la pelle: entra nel follicolo, cioè nel canale naturale dove cresce il pelo, quindi non crea ferite vere e proprie.
L’entità della zona da trattare e la soggettività individuale possono influire sulla reazione nei giorni successivi.
Dopo sedute impegnative, su peli molto grossi o fitti, ci si può aspettare un leggero gonfiore e, a volte, la comparsa di piccole crosticine superficiali — sembrano lentiggini e si risolvono spontaneamente.
La pelle va comunque rispettata: serve mano delicata, corrente adeguata e tempi giusti.
Dopo la seduta bastano pochi accorgimenti: niente sole (l’elettro non è fotosensibilizzante, ma meglio evitare), niente sfregamenti, detersione delicata e tanta idratazione.
Più la pelle è idratata e protetta, più rapidamente si riprende.
Quando possibile, meglio evitare o limitare tutto ciò che ha effetto vasocostrittore: fumo, caffè ed eccitanti in genere.
L’elettrocoagulazione non è una coccola, ma un trattamento estetico mirato che lavora in profondità.
Un po’ invasivo, sì, ma lo stretto necessario per essere davvero efficace.
Ci vuole pazienza?
L’elettrocoagulazione è un lavoro di precisione.
Ogni pelo richiede il suo tempo, il suo momento e, a volte, anche una seconda possibilità.
Durante le prime sedute può succedere che i risultati non siano immediatamente visibili.
Il metodo lavora in profondità e segue i tempi naturali del pelo e i risultati possono variare anche in base a come i peli sono stati trattati nel tempo: anni di pinzette, cerette, rasoi o epilatori elettrici influenzano i tempi e l’approccio iniziale al lavoro con l’ago.
